Dal 1982 la scuola
materna sede nell’edificio posto in via Ca’ del Pino 7 a Borgo Tuliero.
Nell’anno
scolastico 2001-2002 ed in seguito alla recente multicolore ristrutturazione,
la scuola è stata
denominata ‘’Arcobaleno’’.
La scuola ospita
una mono-sezione ed opera con orario così suddiviso :
*7,30-8,00
ingresso con pre-orario gestito dal personale ausiliario,il servizio è gratuito
previa autocertificazione .
*08,00-09,00
ingresso
*11,30-11,45
uscita prima del pranzo
*12,45-13,30
uscita dopo pranzo
*15,30-16,00
uscita pomeridiana.
In contatto con i
genitori , la scuola contribuisce alla formazione integrale di tutti gli alunni
e nella sua autonomia e unitarietà didattica e pedagogica realizza il profilo
educativo e la continuità con la scuola primaria .
La struttura
dispone di un refettorio , due bagni , una biblioteca che effettua il prestito librario ai bambini ,
dotata di lavagna multimediale , un laboratorio di manipolazione con forno ceramico professionale , una palestra o
sala giochi in movimento , una stanza delle
‘’magie sonore ‘’(aula di musica), un ‘’bagno
sonoro’’ (per giocare a suonare l’acqua), una stanza attrezzata per il riposo pomeridiano dei
bambini, un orto-giardino con
forno a legna per la cottura di pane e pizza .
Attualmente la
scuola , particolare per la sua collocazione in campagna , sta attivando
un’attività che consiste nella creazione di un giardino olfattivo , con un
percorso sensoriale che richiama le tradizioni delle nonne di un tempo…’’Il
giardino dei Semplici….Il giardino che non c’è ‘’.
Dal 2012 la scuola è stata arricchita di
attrezzature per la lavorazione e estrazione di olii essenziali e acque
profumate .
In questo contesto
come di consueto ci avvarremo dell’aiuto dei nonni che ci racconteranno gli
antichi usi delle tradizioni contadine ( antichi mangiari –produzione
artigianale del sapone-CORTE DEL BUCATO , antiche credenze popolari ‘’Acqua di
S.Giovanni - acqua di sette pozzi,fiori di sette giardini-le erbe che fanno
stare bene ).
Gli esperti del
Museo della Civiltà delle erbe palustri faranno rivivere gli antichi usi degli
abitanti della bassa pianura romagnola ( intreccio salice vivo ,costruzione di
manufatti vegetali ,giochi del prato incolto ).
Alcuni cultori dei
balli popolari trasmetteranno il gusto degli antichi suoni e movenze dei balli
contadini in coincidenza con le ricorrenze tradizionali del ciclo dell’agricoltura(‘’Lom
a Merz, Canti di maggio , ecc….) .
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